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martedì 13 settembre 2011

Kakadu National Park, NT

Day 4
Kakadu National Park, Jabiru

Si parte! Finalmente abbiamo ritirato quella che sarà la nostra casa per I prossimi trentasei giorni. La parte più difficile è stata uscire dalla Britz e ricordarsi di tenere la sinistra. Per fortuna ad ogni angolo c’è un cartello che ce lo ricorda: “keep left”, così abbiamo fatto i nostri primi centocinquanta chilometri in direzione Kakadu National Park.



Jim, il nostro compagno di viaggio

Forse chiamarlo parco è un po’ riduttivo. Si tratta di uno spazio di cento chilometri da est a ovest per duecento da nord a sud.



Immaginavamo Kakadu molto più verde. In realtà sembra di stare in mezzo a un deserto pieno di alberi che però non fanno ombra: mancano le foglie o meglio ne sono rimaste poche. Probabilmente perché siamo alla fine della stagione secca. Immaginiamo che durante la wet season deve essere molto diverso: molto più verde, ombreggiato, con veri fiumi straripanti piuttosto che billabong prosciugati.

Nic ha visto il suo primo canguro mentre Lori ed io siamo rimasti a fissare il nulla, incapaci di identificare i suoi “lì, lì,lì… lì… andato”. Preso dall’entusiasmo ha affermato: “ Prossimo viaggio in camper, Canada!”. Ma siamo appena partiti! Neanche io stavo pensando così avanti. Ho creato un mostro!
Prima notte in tenda

Nota: Qui c’è partecipazione. Lo si percepisce quotidianamente. Per esempio leggendo il giornale: alla fine di ogni articolo di cronaca, vengono riportati dei numeri da chiamare in caso si sia a conoscenza di particolari relativi all’accaduto. E ancora, sulla nostra macchina un adesivo riporta diversi numeri di emergenza e alla fine anche un numero particolare per denunciare problemi della strada o segnaletica mancante. Sono solo due esempi ma credo che sia questo continuo coinvolgimento a rendere gli australiani così responsabili, civili e solidali.
Km 150

Day 5
Kakadu Nat. Park, Nawurlandja Lookout – Anbangbang Gallery & Lookout
Si tratta di un paio di punti d’osservazione da cui si possono intuire le dimensioni del parco e di un sito in cui è ancora possibile ammirare antichi disegni degli aborigeni della zona.
Ecco qualche immagine.





Unica nota negativa della giornata, il campeggio di Cooinda, che essendo proprio in riva a un billabong è letteralmente infestato di zanzare.

Day 6
Kakadu Nat. Park – Twin Falls e Jim Jim Fall
Primo sterrato e primo guado.





Salire fino al lookout delle Twin Falls è stata durissima. Sia per il caldo che per il sentiero sassoso praticamente verticale. Il nanetto come al solito dopo poco ha rinunciato. Portarlo in spalla era ugualmente troppo faticoso, così papà e bimbo sono tornati al parcheggio e io ho finito da sola la salita fino al primo belvedere. Bello era bello, ma troppa fatica per una cascata che non è nel suo massimo splendore e, soprattutto, troppa fatica per poi scendere e scoprire che c’era una barca che portava direttamente sotto le cascate!

Stesso discorso per Jim Jim Fall. Ci siamo fermati alla prima piscina naturale dopo che un’altra famiglia con bambini piccoli ci ha avvisato che il tragitto diventava durissimo dopo poco. Per fortuna anche solo quel laghetto, meritava tutti quei chilometri di Camel Trophy.




Tipico cartello australiano


Al ritorno si era fatto davvero tardi. Il sole era già calato. Ci siamo dovuti fermare di nuovo nel paradiso delle zanzare. Questa volta però abbiamo preso una camera.
In questa riserva è stato difficile scrivere perché quasi ovunque telefoni e internet non funzionano. Ora sono qui in una camera troppo costosa e con gli occhi che si chiudono mentre scrivo. Per ora siete aggiornati, ma è giunto il momento di lasciare Kakadu e andare verso un nuovo parco e un altro probabile black out delle comunicazioni.
Al prossimo post!

Km 237,5


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