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sabato 8 ottobre 2011

Middle Lagoon, Cape Leveque, WA

Day 24
Middle Lagoon, WA
Km 4280

Siamo a km 170 da Broome. Abbiamo preso una delle solite stradine tutte sabbia che sembrano non finire mai e siamo sbucati in una baia veramente incontaminata e isolata.

Ho percorso tutto il lungo mare fatto di dune. Coralli e conchiglie ovunque. Un paradiso per me! Silenzio e solitudine. Bellissimo! Intanto i miei maschi hanno innalzato una delle innumerevoli costruzioni di sabbia. Ormai sono talmente esperti che potrebbero partecipare a uno di quei concorsi di castelli di sabbia.
Ancora non mi sono abituata a queste maree. Un attimo prima l’acqua è a pochi metri da te e un attimo dopo per pucciare un piede devi fare la maratona.
Non c’è quasi nessuno solo un paio di famiglie che occupano i bungalow sulla spiaggia. Questo campeggio è davvero molto spartano: senza elettricità e con dei bagni puzzolenti. Ci siamo entrati solo per una doccia calda, per tutto il resto abbiamo usato un rubinetto esterno vicino alla nostra piazzola. Ecco, la nostra piazzola… abbiamo montato la tenda in un punto particolarmente isolato. Ci siamo solo noi e il caro estinto. Si, condividiamo lo spazio con una tomba. Forse un nonno ex proprietario del campeggio. Di per sé non è neanche male qui: siamo sotto a una tettoia con ghirlande di conchiglie, la sagoma in legno di un piede appesa ad un palo e la discutibile immagine di un gatto bianco attaccata all’altro, in cima ad una duna di sabbia di fronte al mare.


Nonostante questo la nostra notte è stata inquietata dal vento e dai rumori del fantasma dell’avo (che poi la mattina dopo abbiamo scoperto essere stati provocati da un canguro che frugava nella spazzatura e che ha gironzolato intorno alla tenda).



Day 25
Ci siamo svegliati all’alba, come al solito. 
Con un certo sollievo è arrivata la luce che si è portata via questa notte tormentata. Qui il buio è proprio tanto buio! Beato Lori: dorme come un sasso e non si accorge di niente. Sono scese anche quattro gocce. La prima micro-pioggia da quando siamo arrivati. In qualche modo anche la pioggia è stata un sollievo: è la prova che il Kimberley non è così immutabile come sembra.
Scappiamo. Andiamo a Cape Leveque.

On The Road



Day 26-30
Cape Leveque, WA
Km 4411

Siamo arrivati in paradiso? No, è solo Cape Leveque.



Piazzola di fronte al mare (anche se completamente al sole). La prima cosa che abbiamo visto ieri appena arrivati, sono state le balene, o almeno i loro spruzzi e qualche salto. Fantastico!


Questo campeggio si estende tutto intorno al faro e di sera è l’unica luce, oltre alla luna. La sabbia della spiaggia è bianchissima, sembra neve e finissima: cigola quando ci si cammina su.




Si sente solo il mare e il vento. Posso restare qui a vita?!?
Continuo ad avere problemi a caricare foto sul blog e la cosa mi innervosisce. Tra l’altro qui non ci sono prese e la batteria del pc è quasi scarica.
Attività da spiaggia!









Al ristorante!






L'EPISODIO
Titolo: Il Milanese e l’Off Road
Attori: Nic Ele e due comparse australiane
Location: pista tra le dune per fuoristrada

N: … e poi come si usa questo coso? (riferito al compressore a disposizione all’inizio della pista)

E: boh. Mai usato uno. Però se il cartello dice di sgonfiare le gomme fino a 18, ci sarà un motivo.

N: si, ma se questo indica la pressione, ora siamo a 40 e se sgonfio fino a 18 siamo praticamente a terra.
E: sono andata a vedere la pista: sono vere dune di sabbia!
N: peggio della strada per arrivare qui?
E: si!
N: … vado a vedere.
---dopo 30 secondi---
N: non mi sembra così male, secondo me ce la facciamo.
In disaccordo ma rassegnata E. sale in macchina.
Metri percorsi: dieci scarsi. Insabbiati. Stuck in the middle. Né scendere e né salire.
Occhiataccia di Ele.
Faccia malandrina di Nic: "...e vabbè dai è un’avventura!"
Scendiamo a sgonfiare le gomme.
Proprio in quel momento appaiono come ologrammi due australiani che ci aiutano a sgonfiare le ruote. Nic cerca di ripartire senza successo. Allora il ragazzo prende in mano la situazione (e il volante!!!) e tira fuori la Toyota dalla sabbia alta. Blatera qualcosa in un inglese incomprensibile: capisco solo tieni l’acceleratore e non mollare mai. Ringraziamo i nostri salvatori e, con la coda tra le gambe e l’orgoglio del pilota fatto a pezzi, ripartiamo.
Per fortuna i nostri piccoli milanesi raggiungono la meta.
 E questo è davvero straordinario:






In Pillole: 
Anche Lori finalmente ha abbattuto il muro della differenza linguistica e si è messo a giocare con un bimbo di Sydney.

Il nostro vicino di tenda ogni sera ci allieta con una compilation diversa, ma sempre perfetta. Sono una coppia di hippie. Quelli veri. Arrivano direttamente dagli anni ’70.
Grazie a Mick, Stacey e i piccoli India e Patrick per l'aperitivo!

Ultimo giorno a Cape Leveque. Ci salutano le onde!



Ciaooooooo!







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