Day 42
Port Hedland e Point Samson, WA
Siamo arrivati a Port Hedland prima di pranzo sperando di poterci fermare per una notte-comoda in un campeggio toilet-dotato. Ma la povera Port Hedland è proprio bruttarella: oltre a fabbriche e miniere non c’è altro.
Non ci resta che proseguire lungo la costa (la truppa ha bocciato l’idea di una visita al parco Karijini per il troppo caldo).
Fino ad ora nel Pilbara abbiamo incontrato solo un gran numero di trombe d’aria, mucche, pochissimi roadhouse e una distesa a perdita d’occhio di cespugli e alberi bassi. Non c’è tregua: nessun riparo dal sole. Fiumi prosciugati e cartelli meteorologici in attesa del prossimo ciclone da segnalare.
Day 43
Cossack e Onslow, WA
Km 6452
Ci siamo fermati per la notte a Point Samson.
Per ricrederci sul Pilbara, volevamo vedere una spiaggia che secondo la guida è la più usata sui volantini turistici per rappresentare la regione. Non dico che ci aspettavamo Cape Leveque, ma neanche la mini baia anonima che ci siamo ritrovati davanti. Ci siamo guardati in faccia, ho fatto inversione e ce ne siamo andati. Non l’ho neppure fotografata.
La cosa più divertente qui, forse, è Cossack, una specie di città fantasma che è stata abbandonata dai sui abitanti quando l’attività principale è stata trasferita in un’altra città.
Sono rimasti in piedi pochi edifici. In uno hanno allestito un piccolo museo che raccoglie oggetti e strumenti vari della vita della città che nel suo massimo splendore contava fino a cinquemila abitanti. Inoltre c’è un piccolo hotel per provare l’ebrezza di dormire con dei fantasmi (noi abbiamo già provato, grazie!) e uno sfornito bar. Basta.
Eppure la posizione mi sembra anche migliore di quella di Point Samson: la bassa marea crea dei bei giochi tra acqua e sabbia. Peccato che sullo sfondo si vedano sempre le gru delle miniere che ormai hanno rovinato gran parte del paesaggio costiero.
Non riusciamo proprio a rispettare la nostra intenzione di prendercela con moltissima calma, ma qui davvero mancano i posti per poterlo fare. Abbiamo anche provato a cambiare tattica: visto che i luoghi indicati nella guida si sono rivelati essere anonimi o pieni di industrie e basta, abbiamo deciso di provare a visitare paesi non citati. Così ci siamo spinti fino a Onslow. Per chi ha visto “Cars”, Radiator Springs è più animata di questa cittadina(?) lontana da tutto. Per fortuna i campeggi non mancano mai.
Questa sera è nuvoloso. C’è aria di pioggia e il vento sta aumentando.










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